Autore:
Christian Jacq
Titolo: La dimora millenaria
Ed: Mondadori
Pag: 358
Titolo: La dimora millenaria
Ed: Mondadori
Pag: 358
TRAMA (presa da internet)
Siamo
agli albori di quello che sarebbe divenuto forse il regno più luminoso di tutta
la millenaria storia egiziana. Sethi I aveva ormai associato il figlio Ramses
al trono del ‘Regno delle due terre’ perché, dopo il superamento di varie
prove, gli era sembrato che gli dei avessero previsto per lui un futuro assai
luminoso. La crescita spirituale del giovane principe non era però ancora
certamente giunta ad una piena conclusione. Nemmeno dopo la morte del padre e
la sua susseguente ascesa al trono il ragazzo sembrava essere ancora maturo.
Molti
erano i nemici da cui guardarsi e pochi i fedeli servitori delll’Egitto su cui
contare veramente.
In primis
bisognava preoccuparsi della infida, ma potentissima, aristocrazia tebana, poi
della gelosia dei fratelli del Faraone per un destino che non ritenevano giusto
e infine del nemico più pericoloso, l’astuta casta sacerdotale che aveva in
Karnak il suo centro del potere…il nuovo Faraone non poteva che essere
assillato dai dubbi su come riuscire a rimettere in sesto un paese che
sembrava, ogni giorno di più, diventare una facile preda per gli appetiti dei
grandi regni stranieri.
OPINIONI
Primo libro finito nel 2013, è il
secondo della pentalogia dedicata a questo grandissimo personaggio della
cultura egiziana. In realtà Jacq non nasce come scrittore, ma come egittologo
'puro' e questo nei suoi scritti si vede con molta chiarezza, per quanto
sicuramente il libro può catalogarsi tranquillamente fra i romanzi per la sua
scorrevolezza. Nel primo libro lasciamo un Ramses fanciullo in procinto di
salire al trono, nel secondo lo vediamo affrontare concretamente i problemi che
porta l'assumere una carica così importante in così giovane età. Ad essere
sincera il primo romanzo mi annoiò non poco, così ho cominciato a leggere
questo secondo volume con un animo non prettamente entusiasta...ma avendo tutta
la pentalogia sullo scaffale (a casa l'Egitto è una grande passione) ho deciso
di iniziarlo ed....è stata una piacevolissima sorpresa: scorre benissimo,
appassiona, mai un momento di stasi nè di noia neanche quando l'autore si perde
nelle accuratissime descrizioni dei paesaggi (cosa che è stata molto più
presente nel primo volume); in questo romanzo c'è un costante equilibrio fra
azione e crescita personale del protagonista che si avvia a diventare la figura
leggendaria che è.
Lo consiglio vivamente a chi è
appassionato di questa cultura meravigliosa, ma anche a chi non ci si è mai
approcciato :)
Voto: 4 stelline
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